Tecnologie più rispettose dell'ambiente: aria in città mai stata così pulita
8 settembre 2015 agvs-upsa.ch - L'uso di tecnologie più rispettose dell'ambiente ripaga. Nel 2014 le emissioni di polveri sottili e biossido d'azoto sono infatti scese per la prima volta sotto la soglia prevista.
Grazie ai motori più piccoli, al peso più contenuto, alla minore resistenza dell'aria, all'attrito volvente ridotto e al trattamento più efficiente dei gas di scarico le auto diventano sempre più rispettose dell'ambiente. Così, nel 2014 i valori di ben due sostanze nocive sono rientrati nei limiti previsti dall'Ordinanza contro l'inquinamento atmosferico. Il biossido d'azoto, tipico gas di scarico delle auto, è sceso per la prima volta al di sotto dei 30 mg/m3 nelle zone urbane. E anche le polveri fini sono calate per la prima volta sotto la soglia dei 20 mg/m3 dall'inizio delle misurazioni.
Nonostante i valori da record, Richard Ballaman, caposezione Qualità dell'aria dell'Ufficio federale dell'ambiente, mette in guardia dal troppo ottimismo e dichiara alla testata „Schweiz am Sonntag“: „L'impatto di polveri sottili, ossidi d'azoto, ozono e ammoniaca continua ad essere nocivo per l'uomo e gli ecosistemi“.
Oltre che alle nuove tecnologie, la qualità dell'aria urbana è dovuta a un altro fattore: la pioggia. Dopo l'estate calda e secca del 2015 è dunque più che probabile che i valori record del 2014 non si ripetano nell'anno in corso.
Grazie ai motori più piccoli, al peso più contenuto, alla minore resistenza dell'aria, all'attrito volvente ridotto e al trattamento più efficiente dei gas di scarico le auto diventano sempre più rispettose dell'ambiente. Così, nel 2014 i valori di ben due sostanze nocive sono rientrati nei limiti previsti dall'Ordinanza contro l'inquinamento atmosferico. Il biossido d'azoto, tipico gas di scarico delle auto, è sceso per la prima volta al di sotto dei 30 mg/m3 nelle zone urbane. E anche le polveri fini sono calate per la prima volta sotto la soglia dei 20 mg/m3 dall'inizio delle misurazioni.
Nonostante i valori da record, Richard Ballaman, caposezione Qualità dell'aria dell'Ufficio federale dell'ambiente, mette in guardia dal troppo ottimismo e dichiara alla testata „Schweiz am Sonntag“: „L'impatto di polveri sottili, ossidi d'azoto, ozono e ammoniaca continua ad essere nocivo per l'uomo e gli ecosistemi“.
Oltre che alle nuove tecnologie, la qualità dell'aria urbana è dovuta a un altro fattore: la pioggia. Dopo l'estate calda e secca del 2015 è dunque più che probabile che i valori record del 2014 non si ripetano nell'anno in corso.