Lettera al Consiglio federale
L’UPSA richiede la riapertura di showroom e autolavaggi assistiti
17 aprile 2020 agvs-upsa.ch – Il 27 aprile potranno riaprire parrucchieri, saloni di bellezza e centri per giardinaggio. In una lettera al Consiglio federale, l’UPSA chiede che anche gli showroom e gli autolavaggi possano riprendere la loro attività al più presto.
sco. Nella sua lettera del 17 aprile, l’UPSA ringrazia tutto il Consiglio federale per le riaperture adeguate alla situazione epidemiologica. Tuttavia, le decisioni riguardanti il commercio al dettaglio e la vendita di autovetture e veicoli commerciali sono incomprensibili, scrive l’UPSA in una lettera firmata dal presidente centrale Urs Wernli e dal vicepresidente Pierre Daniel Senn.
Il fatto che gli showroom non possano riaprire almeno fino all’11 maggio è per i soci UPSA «incomprensibile, oltre che un brutto colpo per il commercio di automobili e veicoli commerciali, già gravemente sofferente», continuano Urs Wernli e Pierre Daniel Senn. Ciò è particolarmente deludente soprattutto in relazione alla strategia per uno «Smart Restart» ((LINK)), che l’Associazione dei garagisti svizzeri ha presentato dieci giorni fa, in cui dimostra che le misure di igiene e sicurezza nelle imprese sono garantite.
In effetti, è abbastanza strano che parrucchieri, saloni di bellezza e, persino, i tatuatori possano riprendere l’attività tra dieci giorni, mentre i garage devono tenere chiusi gli showroom e gli autolavaggi.
Nelle ultime settimane la distinzione tra autolavaggi assistiti e non assistiti si è rivelata estremamente difficile e non è nemmeno stata attuata in modo uniforme da tutte le autorità. L’UPSA si rivolge al Consiglio federale con due preoccupazioni: in primo luogo, le vendite fisiche nei garage dovrebbero essere consentite al più presto; in secondo luogo, si dovrebbe tralasciare la distinzione tra autolavaggi assistiti e non assistiti. L’UPSA si impegna, insieme ai suoi soci, a rispettare le misure di sicurezza e di igiene.
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sco. Nella sua lettera del 17 aprile, l’UPSA ringrazia tutto il Consiglio federale per le riaperture adeguate alla situazione epidemiologica. Tuttavia, le decisioni riguardanti il commercio al dettaglio e la vendita di autovetture e veicoli commerciali sono incomprensibili, scrive l’UPSA in una lettera firmata dal presidente centrale Urs Wernli e dal vicepresidente Pierre Daniel Senn.
Il fatto che gli showroom non possano riaprire almeno fino all’11 maggio è per i soci UPSA «incomprensibile, oltre che un brutto colpo per il commercio di automobili e veicoli commerciali, già gravemente sofferente», continuano Urs Wernli e Pierre Daniel Senn. Ciò è particolarmente deludente soprattutto in relazione alla strategia per uno «Smart Restart» ((LINK)), che l’Associazione dei garagisti svizzeri ha presentato dieci giorni fa, in cui dimostra che le misure di igiene e sicurezza nelle imprese sono garantite.
In effetti, è abbastanza strano che parrucchieri, saloni di bellezza e, persino, i tatuatori possano riprendere l’attività tra dieci giorni, mentre i garage devono tenere chiusi gli showroom e gli autolavaggi.
Nelle ultime settimane la distinzione tra autolavaggi assistiti e non assistiti si è rivelata estremamente difficile e non è nemmeno stata attuata in modo uniforme da tutte le autorità. L’UPSA si rivolge al Consiglio federale con due preoccupazioni: in primo luogo, le vendite fisiche nei garage dovrebbero essere consentite al più presto; in secondo luogo, si dovrebbe tralasciare la distinzione tra autolavaggi assistiti e non assistiti. L’UPSA si impegna, insieme ai suoi soci, a rispettare le misure di sicurezza e di igiene.