Cambio
Guru dell’auto Dudenhöffer in Svizzera
12 febbraio 2020 upsa-agvs.ch – Ferdinand Dudenhöffer (68) passa all’Università di San Gallo. A fine febbraio il professore di economia automobilistica lascerà la cattedra dell’ateneo di Duisburg-Essen.
abi. Stando alla testata tedesca «Handelsblatt» lo ha comunicato lo stesso Dudenhöffer a inizio febbraio al «Car Symposium» di Bochum. Il professore, peraltro intervenuto alla «Giornata dei garagisti svizzeri» 2018, non ha trovato un’intesa con l’ateneo suo datore di lavoro e passa così all’Università di San Gallo al 1° marzo.
«Ne sono felice», ha dichiarato all’«Handelsblatt». A San Gallo – ha aggiunto – non verrà «messo da parte per motivi di anzianità» e potrà continuare a lavorare. Non otterrà una cattedra tutta sua ma sarà il collaboratore di un’istituzione prestigiosa. Lì continuerà a studiare l’industria automobilistica, a scrivere studi e a organizzare simposi scientifici.
Dall’articolo emerge che Dudenhöffer non avrebbe avuto nulla in contrario a restare professore emerito all’Università della Ruhr. «Ma non volevo accontentarmi di qualche centinaio di euro al mese», lo cita il giornale. Stando al professore titolare della cattedra di economia aziendale e automobilistica, le condizioni di lavoro all’istituto di Duisburg non erano più ragionevoli.
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abi. Stando alla testata tedesca «Handelsblatt» lo ha comunicato lo stesso Dudenhöffer a inizio febbraio al «Car Symposium» di Bochum. Il professore, peraltro intervenuto alla «Giornata dei garagisti svizzeri» 2018, non ha trovato un’intesa con l’ateneo suo datore di lavoro e passa così all’Università di San Gallo al 1° marzo.
«Ne sono felice», ha dichiarato all’«Handelsblatt». A San Gallo – ha aggiunto – non verrà «messo da parte per motivi di anzianità» e potrà continuare a lavorare. Non otterrà una cattedra tutta sua ma sarà il collaboratore di un’istituzione prestigiosa. Lì continuerà a studiare l’industria automobilistica, a scrivere studi e a organizzare simposi scientifici.
Dall’articolo emerge che Dudenhöffer non avrebbe avuto nulla in contrario a restare professore emerito all’Università della Ruhr. «Ma non volevo accontentarmi di qualche centinaio di euro al mese», lo cita il giornale. Stando al professore titolare della cattedra di economia aziendale e automobilistica, le condizioni di lavoro all’istituto di Duisburg non erano più ragionevoli.
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