Preoccupazione tra i garagisti dopo la decisione della ComCo
Contrariamente alla proroga illimitata di cui si era parlato in un primo momento, la nuova Comunicazione Automobili della Commissione svizzera della concorrenza (ComCo) sarà valida sino al 2022. I garagisti potranno dunque continuare a vendere e manutenere più marche sotto lo stesso tetto. Il termine di disdetta biennale previsto dalla Comunicazione Automobili continuerà a tutelarli da disdette arbitrarie dei contratti. Tuttavia prevale la delusione: nella nuova versione della Comunicazione Automobili non verranno più regolati l’importante obbligo di contrattare (obbligo a stipulare un contratto vincolante) e l’obbligo di motivazione in caso di disdetta. Inoltre non sono state considerate alcune novità che l’UPSA riteneva opportune e importanti. Infine la ComCo ha talmente inasprito i requisiti delle prove atte a dimostrare una violazione della legge sui cartelli, che in futuro sarà praticamente impossibile difendersi in tribunale.
Incentivazione durevole della concorrenza messa in dubbio
L’emanazione, nel 2002, delle disposizioni in materia di diritto dei cartelli per il commercio di autoveicoli ha favorito lo sviluppo di una concorrenza durevole nel settore dell’automobile. Con l’avvenuta emanazione della versione rielaborata della Comunicazione Automobili, la ComCo svizzera dà ragione all’UPSA sul fatto che per una sana concorrenza e quindi a favore delle consumatrici e dei consumatori sono necessarie condizioni leali atte a bilanciare lo squilibrio di potere tra le case automobilistiche/importatori e le numerose PMI che operano nel settore dell’automobile.
Gli operatori economici ammoniscono inutilmente
«Negli ultimi anni l’UPSA si è impegnata con forza per dimostrare alla ComCo, attraverso numerose perizie, che le attuali regole hanno avuto un effetto positivo sull’economia nazionale svizzera: I prezzi effettivi pagati nel nostro paese sono infatti scesi fino alla media europea e si sono stabilizzati su questi livelli. Nel 2009, 2012 e 2014 l’UPSA ha inoltre affidato all’Università delle scienze applicate di Zurigo (ZHAW) l’incarico di svolgere degli studi che hanno dimostrato in modo impressionante il persistente intensificarsi della concorrenza.
Sotto l’influenza di correnti neoliberiste, quattro anni fa la Commissione UE decise di abbandonare l’azione di controllo svolta fino a quel momento sui contratti di distribuzione dei veicoli nuovi. Da allora, i produttori europei di automobili possono configurare liberamente i rapporti contrattuali con le concessionarie e, come confermano le ultime analisi svolte, stanno ora sfruttando questo margine di libertà a proprio favore. Per Urs Wernli una simile evoluzione era purtroppo prevedibile: «In Svizzera abbiamo cominciato già quattro/cinque anni fa ad adottare misure affinché la ComCo non seguisse ciecamente l’UE su questa strada, abbandonando regole di provata efficacia».
«Non si è pensato alle implicazioni»
L'UPSA non riesce a spiegarsi come mai la COMCO abbia deciso di indebolire le sue regole migliori, regole grazie alle quali i consumatori svizzeri hanno potuto risparmiare oltre mezzo miliardo di CHF negli ultimi 10 anni. Logica la delusione del Presidente centrale UPSA Urs Wernli.Signor Wernli, la ComCo ha appena presentato la revisione della Comunicazione Automobili. Qual è la sua prima reazione?
Urs Wernli: Innanzitutto accolgo con favore il fatto che la ComCo continui a essere dell’opinione che le condizioni di mercato del settore svizzero dell’automobile necessitano di regole speciali per i nostri garagisti. Contemporaneamente devo però prendere atto che in alcuni punti le nuove regole contengono alcuni aggravamenti per i nostri garagisti.
Quali sono i vantaggi concreti che la nuova Comunicazione Automobili porterà ai garagisti?
Con la nuova Comunicazione Automobili il garagista manterrà importanti libertà di manovra. La ComCo desidera proteggere il mercato multimarca e continua a prevedere in questo settore determinati termini di disdetta.
E quali sono invece gli svantaggi?
Siamo spiacenti che la ComCo abbia nettamente mitigato alcune regole essenziali per la concorrenza, per i soci dell’UPSA e per tutto il settore dell'automobile. In futuro diventerà molto difficile soprattutto difendersi contro una violazione della legge sui cartelli.
D’ora in poi i contratti potranno essere disdetti senza motivazione. L’UPSA non si era opposta a questa regola?
Sicuramente qui la ComCo non ha considerato le cose bene fino in fondo. Se d’ora in poi i contratti di concessionaria e di manutenzione potranno essere disdetti senza alcuna motivazione, diventerà praticamente impossibile ricostruire come sono andate le cose. Mi piacerebbe sapere come in futuro la ComCo intende scoprire se una concessionaria è stata licenziata perché ha osato, contro la volontà della sua strapotente controparte, vendere più marche. Si tratta di un’informazione essenziale, che serve alla ComCo per verificare l’efficacia dei regolamenti.
In che misura l’UPSA potrà influire sulla revisione?
La nuova Comunicazione Automobili ha subito modifiche essenziali rispetto alla bozza che era stata inviata dalla ComCo durante la fase di consultazione. Per me e sicuramente anche per la maggior parte degli operatori di mercato sono incomprensibili i motivi che hanno spinto la ComCo a mitigare le sue migliori regole, quelle che hanno consentito al consumatore svizzero ha risparmiato negli ultimi 10 anni oltre mezzo miliardo di franchi.
Visto dall’esterno, sembra che qui ci sia un contrasto tra gli interessi dell’UPSA e quelli di auto-svizzera. Questo è stato un problema che ha minato le buone relazioni tra le due associazioni?
L’UPSA tutela gli interessi del commercio e del settore dell'automobile. È quindi ovvio che a volte gli interessi dei fornitori (case costruttrici e importatori) e quelli dei garagisti possano essere in contrasto. Questo non ha tuttavia costituito un problema per la nostra collaborazione.