Ulteriori migliorie ma il finanziamento resta incerto

Ulteriori migliorie ma il finanziamento resta incerto

16 giugno 2016 agvs-upsa.ch – Proponendo notevoli migliorie al Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA) il Consiglio nazionale va molto più incontro agli utenti delle strade rispetto al Consiglio degli Stati. Fallisce invece il tentativo di sinistra e verdi di opporsi con una proposta di rinvio.
 


 
A soli dieci giorni dal rigetto dell’iniziativa «per un equo finanziamento dei trasporti» si è riacceso il confronto tra i protagonisti politici, questa volta però al Consiglio nazionale. Ed è successo ciò si era potuto prevedere sin dalla sera del 5 giugno. Durante la trasmissione Abstimmungsstudio su SRF si era già intuito chiaramente che gli oppositori dell’Iniziativa della vacca da mungere non pensavano di mantenere le promesse fatte nella campagna ante-votazione.  La sinistra e i verdi avevano adescato la maggioranza del popolo votante assicurando che sarebbe stato garantito un finanziamento sufficiente al potenziamento delle strade nel quadro del dibattito sul Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA). Alla discussione del FOSTRA al Consiglio nazionale si è però visto che non è andata proprio così.  Avanzando proposte di minoranza, Regula Ryz ed Evi Allemann (PS/BE), Presidente dell’Associazione traffico e ambiente (ATA), hanno infatti tentato non solo di sottrarre al Fondo risorse per l’ampliamento delle strade ma anche di imporre un aumento del prezzo della benzina superiore ai quattro centesimi previsti. Alla vigilia del dibattito Evi Allemann aveva espresso la sua speranza «che i fanatici delle strade tornino ad essere ragionevoli».

E alla fine la ragione ha avuto davvero la meglio - ma non come se l’erano augurato Allemann e Ryz: la maggioranza borghese del Consiglio, sostenuta dal Ministro dei trasporti Doris Leuthard, ha infatti mandato a monte i loro piani e apportato al progetto, peraltro già ristudiato dal Consiglio degli Stati sotto le pressioni dell’Iniziativa della vacca da mungere, ulteriori migliorie a favore della strada. Fabio Regazzi (PPD/TI) ha fatto il punto spiegando che sarebbe da irresponsabili sottrarre risorse al FOSTRA in quanto ciò causerebbe tagli sconsiderati ai progetti.
Le deliberazioni più importanti del Consiglio nazionale:
 
  • La quota del gettito dell’imposta sugli oli minerali che sarà destinata in modo vincolante alle strade sarà sancita dalla Costituzione.
  • Il supplemento fiscale sugli oli minerali aumenterà di 4 centesimi e passerà così a 34 centesimi/l.
  • Per garantire una maggiore certezza nella pianificazione, al traffico su strada sarà destinato il 60% dell’imposta sugli oli minerali.
  • In futuro l’imposta sugli autoveicoli, che oggi finisce nella Cassa federale, sarà interamente utilizzata per il finanziamento di progetti stradali e non sarà toccata dai futuri tagli della Confederazione.
  • I proventi generati dalla vignetta autostradale confluiranno interamente nel finanziamento delle strade.
  • Sarà applicata una tassa forfettaria sui veicoli elettrici.
  • La competenza in materia di adeguamento dell’imposta sugli oli minerali al rincaro resterà al Parlamento e non potrà essere demandata al Consiglio federale.
In futuro il FOSTRA disporrà dunque di un totale di tre miliardi di franchi. Con le sue deliberazioni il Consiglio nazionale ha assunto posizioni anche molto distanti rispetto a quelle del Consiglio degli Stati, cui ora torna il progetto. Adesso la palla è in mano soprattutto al blocco del PPD della Camera alta (vedi più avanti l’intervista al Presidente centrale UPSA Urs Wernli).
Ritorna la discussione sulla vignetta?
La Consigliera federale Doris Leuthard ha spiegato in tutta chiarezza al Consiglio nazionale che il finanziamento deciso non basterà per tutti i progetti fino al 2030, sottolineando che prima o poi sarà necessario tornare a riflettere su un aumento del prezzo della vignetta. Peccato che proprio in quel momento le telecamere non fossero puntate su Walter Wobmann (UDC/SO) – ma ci si può ben immaginare che faccia abbia fatto. Nel 2013 era stato infatti lo stesso Wobmann, allora Presidente del comitato di votazione, a riuscire a imporsi praticamente in solitaria contro il rincaro della vignetta.

Intervista a Urs Wernli

Il Presidente centrale UPSA Urs Wernli segue con grande attenzione anche il dibattito intorno al FOSTRA in corso al Consiglio nazionale – il potenziamento delle strade è infatti un argomento centrale per il ramo dei garage e i loro clienti.
 


 
Signor Wernli, nel dibattito intorno al FOSTRA al Consiglio nazionale la sinistra e i verdi volevano tagliare le risorse destinate alle strade. E lo hanno fatto pur avendo promesso nella campagna per la votazione sull’Iniziativa della vacca da mungere che sarebbe stato messo a disposizione denaro a sufficienza per la strada...
Urs Wernli: C’era da aspettarselo. È un atteggiamento della sinistra e dei verdi dettato dall’ideologia. C’è chi dimentica (ride) le promesse fatte nella foga della campagna ante-votazione e torna a una posizione di rifiuto nei confronti della strada e di appoggio alla ferrovia.

Quanto all’aumento del prezzo della benzina, il rincaro di quattro centesimi sarà inevitabile...
È più che probabile. L’UPSA può accettare un aumento di massimo 4 centesimi a condizione che la quota dell’imposta sugli oli minerali venga portata almeno al 60% e, naturalmente, che l’imposta sugli autoveicoli, la tassa sui veicoli elettrici e gli introiti generati dalla vignetta autostradale confluiscano interamente nel FOSTRA.
 
Ora il progetto torna al Consiglio degli Stati con alcune differenze. Quanto è grande la sua speranza che le migliorie apportate dal Consiglio nazionale non vengano emendate dal progetto?
Sono fiducioso. In fin dei conti il Consiglio degli Stati aveva già ideato una variante fattibile, che però non ha trovato una maggioranza al Consiglio nazionale. Ma non dimentichiamo che poi si svolgerà un’altra votazione popolare. E anche lì dovremo lottare con tutte le nostre forze per un miglior finanziamento delle strade.


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