«La smart mobility va osservata con attenzione»

Stephan Sigrist

«La smart mobility va osservata con attenzione»

9 settembre 2020 upsa-agvs.ch – Intervenuto all’AG dell’UPSA Sezione Zurigo Stephan Sigrist, fondatore e responsabile del think tank «W.I.R.E.» ha pronosticato gli effetti della digitalizzazione sulla mobilità e le attività dei garage. Un coinvolgente viaggio nel futuro durante il quale l’esperto ha sfatato non pochi miti.

 
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Stephan Sigrist osa dare uno sguardo al futuro della mobilità: Quelle. Media AGVS

jas. Prima della tradizionale cena dell’AG dell’UPSA Sezione Zurigo Stephan Sigrist del think tank «W.I.R.E.» ha catturato e trasportato i presenti nel mondo della mobilità intelligente con un intervento di grande effetto. Una riflessione appassionante con un messaggio chiaro: la mobilità sarà un elemento chiave anche nella società di domani. «Stanno succedendo tante cose su molti piani ma bisogna osservare con attenzione», ha affermato Sigrist, che per spiegarsi meglio ha citato l'esempio delle auto a guida autonoma: «I costruttori ce le avevano promesse ma a tutt’oggi non sono ancora realtà. Sono troppo costose e complesse». Per capire a che punto sia la tecnologia basti pensare a Internet, dove gli utenti spesso devono dimostrare di essere persone in carne ed ossa riconoscendo segnali stradali e auto. «Il futuro è prevedibile semmai nel lungo periodo. I dettagli invece non sono pronosticabili», ha affermato l’autore e stratega.
 
Sigrist ha spiegato che non tutto ciò che può essere digitalizzato passa al digitale ma solo ciò che promette benefici. «Anche un’idea geniale come quella di Uber deve essere redditizia. Nel 2010 i fondatori avevano dato per scontato che nel 2020 sarebbero state le auto a guidare e non le persone. Pensavano quindi che sarebbero andati in perdita per soli 10 anni ma hanno sbagliato i calcoli per difetto». Il padre di «W.I.R.E.» ha anche fatto coraggio ai garagisti UPSA: «La mobilità multimodale farà aumentare la varietà di veicoli, che saranno sempre più cuciti intorno alle esigenze degli utenti. Ma avranno comunque bisogno della manutenzione dei garage e di sistemi cui agganciarsi».
 
Sigrist ha poi mostrato un breve filmato per mettere in luce le insidie delle auto a guida autonoma e la loro suscettibilità alle manipolazioni. Dopo aver confutato la teoria secondo cui i veicoli autopilotati ridurranno le colonne, l’esperto ha aggiunto: «Le auto sono state uno status symbol per 100 anni. E lo saranno anche in futuro. Per quanto sarà avanzata la digitalizzazione, l’orientamento al cliente, la sua comprensione e la cortesia del servizio manterranno la loro centralità». Tutte cose che i garagisti potranno offrire comunque. Sigrist ha poi ricordato come le auto siano fonte di esperienze sensoriali ed emotive che «rappresentano un potenziale enorme». E infine ha chiuso con un punto importante: «Non bisogna per forza fare quello che fanno gli altri. Si deve ampliare la visuale, osservare con attenzione e valutare con spirito critico.»
 
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Il presidente della sezione Christian Müller presso l'Assemblea generale della sezione AGVS di Zurigo. Fonte: AGVS media


Saltata la consueta AG di primavera, la Sezione Zurigo aveva chiamato a raccolta i soci all’inizio di settembre convocandoli nella Albisgüetli. D’obbligo le misure di protezione, compresa la disinfezione di microfono e leggio alla fine di ogni intervento. Christian Müller, presidente della sezione, ha espresso una riflessione: «All’AG dello scorso anno avevo chiesto condizioni quadro sicure. Non avrei mai pensato che il mio appello avrebbe acquistato un tale significato in questo modo e in maniera così repentina». Gli ultimi mesi hanno messo a dura prova la sua Sezione e il comitato, chiamati a contenere l’impatto della crisi da coronavirus sui soci. Müller ha anche vaticinato che le misure ci accompagneranno ancora per molto e che il ritorno alla normalità sarà un percorso incerto.
 
Dopodiché i 41 soci con diritto di voto e gli altri ospiti sono stati ragguagliati sull’introduzione di una nuova procedura di conferma per le riparazioni, sulla PQ 2020 e sulla proficua collaborazione con la Schweizerische Technische Fachschule Winterthur (STFW). Per la trattazione del budget della sezione la parola è passata al direttore Diego De Pedrini: «Stiamo parlando del budget del 2020 e lo stiamo facendo a settembre. Vi prego di approvarlo, sennò ci ritroviamo in un mare di guai». Così De Pedrini ha portato a casa uno scroscio di risate e l’approvazione dei presenti. I delegati hanno peraltro espresso il loro consenso unanime su tutti gli altri punti all’ordine del giorno.
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