Misure contro il coronavirus
L’impegno dell’UPSA
21 gennaio agvs-upsa.ch – Showroom chiusi e spirito campanilista per i fondi per i casi di rigore. Olivia Solari, giurista dell’UPSA, spiega come l’associazione difende gli interessi dei garagisti svizzeri.
Fonte: AGVS-UPSA
Signora Solari, i fiorai, i negozi di telecomunicazioni e i saloni di manicure sono aperti, l’altro ieri sono andato in banca e sabato vado dal parrucchiere. Tuttavia, gli showroom dei garage e addirittura le aree di vendita all’aperto sono chiusi. Perché?
Olivia Solari, Servizio giuridico UPSA / Politica (Master of Law): L’articolo 5e dell’Ordinanza del 19 giugno 2020 sui provvedimenti da adottare nella situazione particolare per combattere l’epidemia da Covid 19 prevede, purtroppo, che i negozi - sia le aree interne che quelle esterne - debbano essere in linea di principio chiusi. Vi rientrano anche i nostri showroom.
La data di riapertura del 28 febbraio 2021 è inamovibile, o vede qualche possibilità che le aree di vendita, rispettando le regole igieniche e di distanza, possano riaprire prima?
L’UPSA sta lottando insieme ad Auto-Schweiz e anche all’Unione svizzera delle arti e mestieri usam affinché i nostri membri possano riaprire le loro aree di vendita. Non c’è nessuna ragione per non rientrare nella deroga, come avviene ad esempio per i pezzi di ricambio, i prodotti per la pulizia ecc.
Quali alternative si prospettano se l’apertura anticipata di uno showroom si rivela inutile?
Se l’apertura anticipata non dovesse essere possibile, dovrà essere necessariamente permesso ai nostri soci di poter offrire una consulenza ai clienti previo appuntamento. Non sussiste in merito alcun motivo ragionevole per essere svantaggiati rispetto, ad esempio, alle società di servizi.
Quali possibilità ha un garagista di vendere auto anche durante questo lockdown?
La vendita è ancora possibile, purché avvenga senza contatto fisico tra il garagista e il cliente. «Click & Collect», ovvero l’ordinazione e il ritiro della merce, è espressamente consentito. Ciò vale anche per le consegne dei veicoli. Sono consentiti anche i giri di prova senza contatto. È possibile inoltre l’accesso dei clienti a un’area di ritiro e di pagamento.
Fonte: AGVS-UPSA
Il Consiglio federale ha deciso che le imprese che da novembre 2020 hanno dovuto chiudere per almeno 40 giorni devono poter ottenere facilmente i fondi per i casi di rigore. In che misura i garage che hanno dovuto «soltanto» cessare le vendite possono trarne profitto?
Anche al riguardo sono in corso colloqui e chiarimenti. L’usam sta chiarendo queste e altre questioni con le autorità cantonali competenti e terrà l’UPSA costantemente aggiornata. Se verranno prese delle decisioni in merito, le pubblicheremo immediatamente online. Per noi è importante che anche i nostri soci – nonostante le chiusure parziali – possano beneficiare di questi fondi.
Il Consiglio federale ha delegato la valutazione e il pagamento ai Cantoni. Sussistono grandi differenze nella gestione?
Le differenze sono enormi. Mentre un Cantone ha già versato i primi 100 000 franchi a imprese in difficoltà nella settimana a cavallo tra l’anno vecchio e quello nuovo, imprese di altri Cantoni devono aspettare molto più a lungo. I fondi non fluiscono con la stessa rapidità perché il sistema informatico non è pronto, perché sono in corso termini di referendum o perché il Cantone deve ancora approvare i programmi. La Confederazione fissa alcune direttive per i Cantoni, come ad esempio ciò che costituisce un caso di rigore, ma i Cantoni possono discostarsene. Questo comporta situazioni diverse per i nostri soci, a seconda di quale Cantone è responsabile per il garagista.
Cosa può fare un garagista che si sente trattato ingiustamente?
Deve rivolgersi al Servizio giuridico dell’UPSA. L’UPSA e le sue sezioni sono in contatto con le autorità competenti e si impegnano per gli interessi del nostro ramo.
Qui trovate le misure generali in vigore dal 18 gennaio per i garagisti, ma anche dei link sugli attuali piani di protezione.
Ulteriori informazioni importanti sono contenute in questa scheda informativa.
Factsheet «Informazioni sulle misure di sostegno finanziario nella situazione attuale»
Piano di protezione per autofficine nel ramo dell'automobile (modificabile)
Fonte: AGVS-UPSA
Signora Solari, i fiorai, i negozi di telecomunicazioni e i saloni di manicure sono aperti, l’altro ieri sono andato in banca e sabato vado dal parrucchiere. Tuttavia, gli showroom dei garage e addirittura le aree di vendita all’aperto sono chiusi. Perché?
Olivia Solari, Servizio giuridico UPSA / Politica (Master of Law): L’articolo 5e dell’Ordinanza del 19 giugno 2020 sui provvedimenti da adottare nella situazione particolare per combattere l’epidemia da Covid 19 prevede, purtroppo, che i negozi - sia le aree interne che quelle esterne - debbano essere in linea di principio chiusi. Vi rientrano anche i nostri showroom.
La data di riapertura del 28 febbraio 2021 è inamovibile, o vede qualche possibilità che le aree di vendita, rispettando le regole igieniche e di distanza, possano riaprire prima?
L’UPSA sta lottando insieme ad Auto-Schweiz e anche all’Unione svizzera delle arti e mestieri usam affinché i nostri membri possano riaprire le loro aree di vendita. Non c’è nessuna ragione per non rientrare nella deroga, come avviene ad esempio per i pezzi di ricambio, i prodotti per la pulizia ecc.
Quali alternative si prospettano se l’apertura anticipata di uno showroom si rivela inutile?
Se l’apertura anticipata non dovesse essere possibile, dovrà essere necessariamente permesso ai nostri soci di poter offrire una consulenza ai clienti previo appuntamento. Non sussiste in merito alcun motivo ragionevole per essere svantaggiati rispetto, ad esempio, alle società di servizi.
Quali possibilità ha un garagista di vendere auto anche durante questo lockdown?
La vendita è ancora possibile, purché avvenga senza contatto fisico tra il garagista e il cliente. «Click & Collect», ovvero l’ordinazione e il ritiro della merce, è espressamente consentito. Ciò vale anche per le consegne dei veicoli. Sono consentiti anche i giri di prova senza contatto. È possibile inoltre l’accesso dei clienti a un’area di ritiro e di pagamento.
Fonte: AGVS-UPSA
Il Consiglio federale ha deciso che le imprese che da novembre 2020 hanno dovuto chiudere per almeno 40 giorni devono poter ottenere facilmente i fondi per i casi di rigore. In che misura i garage che hanno dovuto «soltanto» cessare le vendite possono trarne profitto?
Anche al riguardo sono in corso colloqui e chiarimenti. L’usam sta chiarendo queste e altre questioni con le autorità cantonali competenti e terrà l’UPSA costantemente aggiornata. Se verranno prese delle decisioni in merito, le pubblicheremo immediatamente online. Per noi è importante che anche i nostri soci – nonostante le chiusure parziali – possano beneficiare di questi fondi.
Il Consiglio federale ha delegato la valutazione e il pagamento ai Cantoni. Sussistono grandi differenze nella gestione?
Le differenze sono enormi. Mentre un Cantone ha già versato i primi 100 000 franchi a imprese in difficoltà nella settimana a cavallo tra l’anno vecchio e quello nuovo, imprese di altri Cantoni devono aspettare molto più a lungo. I fondi non fluiscono con la stessa rapidità perché il sistema informatico non è pronto, perché sono in corso termini di referendum o perché il Cantone deve ancora approvare i programmi. La Confederazione fissa alcune direttive per i Cantoni, come ad esempio ciò che costituisce un caso di rigore, ma i Cantoni possono discostarsene. Questo comporta situazioni diverse per i nostri soci, a seconda di quale Cantone è responsabile per il garagista.
Cosa può fare un garagista che si sente trattato ingiustamente?
Deve rivolgersi al Servizio giuridico dell’UPSA. L’UPSA e le sue sezioni sono in contatto con le autorità competenti e si impegnano per gli interessi del nostro ramo.
Qui trovate le misure generali in vigore dal 18 gennaio per i garagisti, ma anche dei link sugli attuali piani di protezione.
In caso di ulteriori domande, non esitate a contattare direttamente il servizio legale AGVS via e-mail all'indirizzo rechtsdienst@agvs-upsa.ch o telefonicamente allo 031 307 15 34.
Ulteriori informazioni importanti sono contenute in questa scheda informativa.
Factsheet «Informazioni sulle misure di sostegno finanziario nella situazione attuale»
Piano di protezione per autofficine nel ramo dell'automobile (modificabile)
Piano di protezione per autofficine nel ramo dell'automobile (in modalità di modifica)
Aggiungi commento
Commenti