Strade nazionali
Follia autostradale? Non ha senso!
5 agosto 2024 agvs-upsa.ch – È noto da tempo: la votazione sull'ampliamento delle autostrade nazionali si terrà il 24 novembre. Si tratta di un voto estremamente importante. Yves Schott
Illustrazione: Shutterstock
Il programma di sviluppo strategico PRODES, questo il nome ufficiale del grande progetto, garantirà una maggiore sicurezza sulle strade e sgraverà le città e gli agglomerati dal traffico di aggiramento, perché quando le autostrade sono congestionate, i residenti ne risentono. Il finanziamento degli 11,6 miliardi di franchi previsti per PRODES è già assicurato, poiché i fondi proverranno dal fondo FORTA per le strade nazionali e il trasporto negli agglomerati. Questo capitale esiste già, quindi non è necessario un solo centesimo di tasse aggiuntive.
Gli oppositori del progetto, che hanno indetto un referendum, fanno affermazioni a dir poco populiste. Sostengono, ad esempio, che c’è una «follia della costruzione di autostrade» e che si tratta di un «ampliamento smodato». I fatti sono ben diversi: metà degli investimenti PRODES sono destinati alle gallerie e la rete stradale nazionale non viene ampliata di un solo chilometro. I tratti esistenti, come quello tra Berna-Wankdorf e Kirchberg, saranno semplicemente ristrutturati ed eliminati i colli di bottiglia. Una «follia autostradale»? Sciocchezze!
Gli ingorghi costano più di 1,2 miliardi di franchi all’anno
Le cifre che seguono mostrano quanto le autostrade soffrano di un peso sempre maggiore: l’anno scorso gli svizzeri hanno trascorso quasi 50.000 ore negli ingorghi, mentre il 2022 era già considerato un anno record con 29.000 ore di congestione. Tuttavia, con 48.807 ore esatte, il numero di ore trascorse negli ingorghi è aumentato ancora una volta l’anno scorso, del 22,4 % rispetto al 2022: un altro triste record! Secondo l’Ufficio federale delle strade (USTRA), l’86,7 % degli ingorghi è dovuto al sovraccarico del traffico, che costa alla Svizzera oltre 1,2 miliardi di franchi all’anno.
Ma perché la congestione del traffico è diventata un problema negli ultimi anni? Dal 1990 la rete stradale nazionale è cresciuta di circa il 25 %, mentre il traffico è aumentato del 130 %. La Svizzera è un luogo molto attraente per la società e l’economia, quindi la popolazione cresce e con essa il traffico.
In caso di vittoria del no, sarà soprattutto la nostra industria a risentirne.
Gli oppositori contestano con veemenza che il sì alla PRODES porterà a strade più sicure. Ma ignorano i fatti: dall’apertura della terza canna di Gubrist vicino a Zurigo, ad esempio, il rischio di incidenti è diminuito del 75 %, secondo l’USTRA; il traffico in tangenziale nel comune di Regensdorf, prima molto trafficato, è diminuito del 20 %.
Le capacità delle strade nazionali sono state superate da tempo. PRODES non sarà in grado di risolvere tutti i problemi di trasporto, ma è di enorme importanza. Infatti, se il progetto fallisce, altri progetti di autostrade nazionali non saranno più in agenda per i prossimi anni o addirittura decenni. La situazione di congestione peggiorerà ulteriormente. Ne soffriremo tutti, ma soprattutto la nostra industria.
Illustrazione: Shutterstock
Il programma di sviluppo strategico PRODES, questo il nome ufficiale del grande progetto, garantirà una maggiore sicurezza sulle strade e sgraverà le città e gli agglomerati dal traffico di aggiramento, perché quando le autostrade sono congestionate, i residenti ne risentono. Il finanziamento degli 11,6 miliardi di franchi previsti per PRODES è già assicurato, poiché i fondi proverranno dal fondo FORTA per le strade nazionali e il trasporto negli agglomerati. Questo capitale esiste già, quindi non è necessario un solo centesimo di tasse aggiuntive.
Gli oppositori del progetto, che hanno indetto un referendum, fanno affermazioni a dir poco populiste. Sostengono, ad esempio, che c’è una «follia della costruzione di autostrade» e che si tratta di un «ampliamento smodato». I fatti sono ben diversi: metà degli investimenti PRODES sono destinati alle gallerie e la rete stradale nazionale non viene ampliata di un solo chilometro. I tratti esistenti, come quello tra Berna-Wankdorf e Kirchberg, saranno semplicemente ristrutturati ed eliminati i colli di bottiglia. Una «follia autostradale»? Sciocchezze!
Gli ingorghi costano più di 1,2 miliardi di franchi all’anno
Le cifre che seguono mostrano quanto le autostrade soffrano di un peso sempre maggiore: l’anno scorso gli svizzeri hanno trascorso quasi 50.000 ore negli ingorghi, mentre il 2022 era già considerato un anno record con 29.000 ore di congestione. Tuttavia, con 48.807 ore esatte, il numero di ore trascorse negli ingorghi è aumentato ancora una volta l’anno scorso, del 22,4 % rispetto al 2022: un altro triste record! Secondo l’Ufficio federale delle strade (USTRA), l’86,7 % degli ingorghi è dovuto al sovraccarico del traffico, che costa alla Svizzera oltre 1,2 miliardi di franchi all’anno.
Ma perché la congestione del traffico è diventata un problema negli ultimi anni? Dal 1990 la rete stradale nazionale è cresciuta di circa il 25 %, mentre il traffico è aumentato del 130 %. La Svizzera è un luogo molto attraente per la società e l’economia, quindi la popolazione cresce e con essa il traffico.
In caso di vittoria del no, sarà soprattutto la nostra industria a risentirne.
Gli oppositori contestano con veemenza che il sì alla PRODES porterà a strade più sicure. Ma ignorano i fatti: dall’apertura della terza canna di Gubrist vicino a Zurigo, ad esempio, il rischio di incidenti è diminuito del 75 %, secondo l’USTRA; il traffico in tangenziale nel comune di Regensdorf, prima molto trafficato, è diminuito del 20 %.
Le capacità delle strade nazionali sono state superate da tempo. PRODES non sarà in grado di risolvere tutti i problemi di trasporto, ma è di enorme importanza. Infatti, se il progetto fallisce, altri progetti di autostrade nazionali non saranno più in agenda per i prossimi anni o addirittura decenni. La situazione di congestione peggiorerà ulteriormente. Ne soffriremo tutti, ma soprattutto la nostra industria.
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